Quando si parla di imballaggio, in questi ultimi tempi si dice che le tre R sono un must: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare. Oggi abbiamo voluto aggiungere una quarta R, che rappresenta il motivo per cui siamo qui: Riflettere”. Con queste parole aveva aperto i lavori Sante Conselvan, managing director della I&C lo scorso 3 aprile a Vimercate, nella piacevole cornice della Cascina La Lodovica.
Tra i relatori, esperti di food contact e consulenti specializzati come Marco Pasqualini, Maria Zemira Nociti, Gianluigi Vestrucci, Alberto Sironi e Filippo Bacile. I loro interventi hanno fatto luce da una parte sulla normativa presente che regolamenta i materiali a contatto con gli alimenti e dall’altra sulle procedure e i controlli che deve eseguire il converter, ivi compresa la valutazione dei rischi e l’applicazione di buone pratiche di fabbricazione.
Molte le norme nazionali ed europee in materia di sicurezza alimentare e tra queste da segnalare un nuovo decreto legge (n. 1324), presentato dal Ministro della Salute e tuttora in esame, che comporta un rafforzamento delle misure di controllo, nonché disposizioni su materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti. Secondo questo decreto gli operatori del settore devono tra l’altro notificare all’autorità sanitaria locale gli stabilimenti dove si eseguono lavorazioni che comportano il contatto con gli alimenti.
Luca Zocca, Marketing Manager del Gruppo Pedon, ha portato il proprio contributo sul ruolo del packaging alimentare tra marketing e sostenibilità e sull’importanza delle sinergie tra industria alimentare e industria del packaging. “Per quanto riguarda il packaging siamo attenti ai costi, ma dobbiamo necessariamente coniugare esigenze di qualità e sicurezza con la facilità d’uso e quando studiamo un prodotto innovativo non lesiniamo sul pack, perché ne perderebbe di appeal e ne sminuirebbe il contenuto”, afferma Luca Zocca.
Musica per le orecchie di Gianni Azzaretti, Marketing Specialist di Luxoro, che ha parlato di imballaggi nobilitati con la foglia oro, utilizzati dove il contatto con l’alimento è indiretto. Si tratta soprattutto di etichette per vino e olio e di scatole per cioccolatini, dove si vuol far percepire con l’imballaggio la qualità superiore dell’alimento. Anche se si tratta di imballaggi di lusso, l’attenzione ecologica è al massimo. “La lamina si applica con sovrastampa sulla quadricromia, senza utilizzo di prolipropilene, e quindi è completamente riciclabile con il cartone”, ha dichiarato Gianni Azzaretti.
Anche per Huber l’esigenza del cliente è al primo posto e Huber lavora a stretto contatto con gli utilizzatori di imballaggi per offrire il miglior prodotto per ogni applicazione. “Tra i nostri prodotti per imballaggio abbiamo creato una linea di prodotti che va sotto il marchio MGA, per la quale i controlli sono esasperati ed è quindi particolarmente indicata per l’imballaggio alimentare”, commenta Giuseppe Gianetti, Marketing Director Liquid Inks Europe di Huber. “La produzione di questi inchiostri avviene in linee dedicate, ma soprattutto c’è la possibilità di avere la certificazione lotto per lotto e la garanzia di Huber che il prodotto non eccederà mai (purché applicato nella quantità massima prevista) i limiti di migrazione specifica o totale rappresentati dalla regolamentazione svizzera”. Un ulteriore focus è stato posto da Gianetti sulla linea Gecko, un sistema modulare di inchiostri a base solvente, unico e semplice, per la stampa di imballaggi flessibili.
Uno sguardo oltre la stampa è stato offerto da Eutro Log con Ivan Parisi e Davide Malki, che hanno illustrato i sistemi che automatizzano le operazioni di fine linea, applicati al settore dell’imballaggio. Automazione delle operazioni di scarico bobine, pallettizzazione automatica, tracciabilità del prodotto dal taglio fino alla spedizione: questi sono alcuni dei vantaggi offerti, ad esempio, dal sistema Eutro Log ad uno stampatore di imballaggi. “Il grosso vantaggio è che il sistema software che governa il processo di automazione è completamente integrabile con il sistema gestionale del cliente”, commenta Ivan Parisi, presidente di Eutro Log, che ha recentemente concluso l’operazione di integrazione nel gruppo della Laem System, società produttrice di taglierine ribobinatrici.
Di innovazione ha parlato Francesco Bordoni spiegando quella che lui ha definito la terza rivoluzione, dopo Gutenberg e il digital printing, e cioè l’electronic printing. L’electronic printing apre nuove possibilità applicative in moltissimi settori di mercato, tra cui quello alimentare. In questa rivoluzione saranno coinvolti i processi di stampa flessografico, litografico, rotocalco, serigrafico, digitale. Test sono già stati eseguiti per la stampa di RFID, sensori, touch screen, display, ISS (integrated smart system), Oled (organic light emitted diod), memorie. Le previsioni fanno prevedere un futuro roseo per la stampa se abbraccerà la stampa di prodotti elettronici.
Tutte le innovazioni devono però portare ad un risparmio dei costi e ad un aumento della flessibilità, aiutando il convertitore a realizzare controlli di qualità. La tavola rotonda, moderata da Emilio Gerboni, ha messo in luce questi aspetti, attraverso gli interventi di Giovanni Panzeri (Conad), Giorgio Bottini (Goglio), Silvia Garanzini (Cartotecnica Garanzini), Arturo Bergamaschino (Cerutti), Aldo Peretti (Uteco), Mario Maggioni (ICR), Paolo Bellocchio (Grafikontrol), Michele Tugnoli (Edigit), Sergio Puoti (I&C).
Il convegno è stato sponsorizzato da Huber, Luxoro, Eutro Log, Grafikontrol, Kodak, ICR, IMAC, Edigit, GAMA, I&C e CAMIS.
“La I&C crede da tempo nell’importanza di organizzare incontri come questi. Siamo alla seconda edizione di questo convegno organizzato in collaborazione con Maria Laura Lombardi, titolare della COM, e la numerosa partecipazione ci conferma che siamo sulla strada giusta”, conclude Sante Conselvan. “Stiamo già pensando alla terza edizione, che si terrà senz’altro nel 2015”.